TEGGHIAIO ALDOBRANDI Inf. XVI, 40
cit. Inf. VI, 79
Cerchio 7 - girone 3 - Sodomiti (seconda schiera)

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Figlio di Aldobrando degli Adimari, Tegghiaio è citato da Ciacco fra i Fiorentini "ch'a ben far puoser li 'ngegni" (Inf. VI, 79)
Tegghiaio Aldobrandi fu podestà di S.Gimignano nel 1238 e di Arezzo nel 1256: il Villani lo definì "cavaliere savio e prode in armi", ed infatti egli sconsigliò ripetutamente, ma invano, l'attacco ai Senesi che si concluse con la disfatta di Montaperti del 1260.

Inf. XVI, 41-42: "la cui voce (le cui parole) / nel mondo su dovria esser gradita" (avrebbero dovuto essere ascoltate).

Nel 1266 Tegghiaio era già morto e considerato una gloria di Firenze, mentre nulla conferma il suo peccato di sodomia.