GERIONE Inf. XVII, 1; Inf. XVII, 97
cit. Pg. XXVII,23
Dal Cerchio 7 al Cerchio 8

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Figlio di Crisaore e di Calliroe, re dell'isola Eritea, Gerione era un gigante con tre teste, sei braccia e sei gambe, cioè con tre corpi uniti su un unico ventre. Possedeva immensi armenti di buoi rossi custoditi dal mostruoso cane Orto, figlio di Echidna.
Nella sua decima fatica, Ercole raggiunse l'isola di Eritea, dove pose i confini del mondo conosciuto (le Colonne d'Ercole), uccise Gerione ed Orto e portò gli armenti ad Argo.

Nella mitologia classica non è considerato un frodatore e le sue caratteristiche sono diverse da quelle descritte da Dante: il poeta ne fa un mostro triforme, col viso umano, il corpo di drago e la coda forcuta e velenosa da scorpione, forse influenzato dalle tante forme fantasiose del simbolismo medievale.

Gerione, come Minosse, Caronte, Cerbero, Pluto e Flegias, è uno dei demoni pagani passati nell'inferno cristiano di Dante e collocati poi come guardiani dei vari cerchi, dopo essere stati trasformati in esseri demoniaci sulla traccia dell'interpretazione figurale dei Padri della Chiesa, concludendo, così, il processo di assimilazione della cultura classica, iniziato fin dalle origini del cristianesimo.