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La Società Dante Alighieri e MuseoFerrara (museoferrara.it) celebrano i 500 anni dalla prima edizione dell'Orlando furioso  con un progetto su Twitter.

#furioso16tw nasce per approfondire quest'opera davvero fantastica, ricca di invenzioni linguistiche, immagini e visioni, nella quale vi invitiamo ad addentrarvi dopo esservi 'muniti' delle chiavi giuste.

Sono 40, queste chiavi, e corrispondono ai canti della prima edizione del poema, quella che si celebra nel 2016. Hanno la forma di tweet, pubblicati su @la_dante e @MuseoFe tra il 3 ottobre e il 18 novembre 2016, e che coinvolgono anche @ComuneDiFerrara, @PalazzoDiamanti e @2016furioso.

Ne abbiamo parlato su RaiNews, nel programma CheHashtagCheFa andato in onda il 20/10 alle 8,50 del mattino con il giornalista Paolo Cappelli, che ringraziamo.

Che cosa aprono queste chiavi? 12 percorsi tematici che attraversano il grande poema di Ariosto e sono riconducibili alla parabola umana di ogni tempo, alla realtà che ritroviamo nella vita quotidiana.

I temi sono stati individuati con il fondamentale contributo del prof. Alberto Casadei, Ordinario di Lingua e Letteratura italiana all'Università di Pisa, e membro del Consiglio scientifico della Dante, grande esperto del Furioso che garantisce la supervisione scientifica del progetto.

I 40 tweet aiutano dunque i lettori a viaggiare tra i sogni, le visioni e la realtà descritte nel poema, seguendo i temi della follia, della dipendenza, dell'amore, della magia delle parole... Ci piaceva l'idea di proporre al grande pubblico dei social media un'opera molto raccontata e nell'ultimo anno celebratissima, ma che meriterebbe di essere conosciuta e letta di più.

#furioso16tw è dunque un gioco, una scommessa che si avvale dell'essenzialità di Twitter ed è presente ogni giorno, per vari motivi, nella vita di molte persone. Ai nostri tweet abbiamo aggiunto le rime, fondamentali nella struttura del Furioso e che rendono il gioco più coinvolgente. Desideriamo condividere con voi temi, fatti ed emozioni che appassionano o arrovellano le persone nel loro percorso esistenziale.

Con questo modo interattivo desideriamo parlare anche a chi non ha mai incontrato l'opera o l'ha incrociata tra i banchi di scuola e forse non la ricorda più. 

 

 

vn