Argomento del Canto XXIII

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Dante si sofferma a guardare lo strano albero, ma Virgilio lo invita a riprendere il cammino. I due vengono quindi raggiunti da una schiera di anime orribilmente magre: sono i golosi.

Fra i penitenti Dante riconosce dal suono familiare della voce l'amico Forese Donati, compagno di gioventù. Forese spiega che quando le anime penitenti giungono davanti allo strano albero, i frutti e l'acqua suscitano un desiderio insaziabile di mangiare e di bere, che, rimanendo inappagato, li consuma, riducendoli in quello stato.


A Dante, stupito del fatto che l'amico si trovi già nella sesta Cornice pur essendo morto recentemente, Forese spiega che ad abbreviare il tempo della sua salita sono state le preghiere della moglie Nella, la sola donna virtuosa fra tutte le fiorentine.
Ora è tempo per Forese di fare domande: egli vuole sapere come l'amico sia giunto vivo nel regno dei morti e Dante ricorda come Virgilio lo abbia distolto dalla sregolata vita giovanile, guidandolo attraverso i primi due regni dell'Oltretomba.