Argomento del Canto XVII

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Il fumo della terza cornice si dirada e Dante può uscire, rivedendo il sole ormai prossimo al tramonto, ed ha visioni di esempi di ira punita: Progne, Aman, ministro del re persiano Assuero, la regina Amata, madre di Lavinia.
Con una folgore, l'angelo della mansuetudine sollecita Dante a raggiungere il passo del perdono per cancellare un'altra P dalla sua fronte.

E' ormai buio e non è possibile continuare l'ascesa del monte: Virgilio spiega, così, l'ordinamento morale del Purgatorio, fondato sull'amore che è sorgente di ogni virtù ed anche di ogni vizio, che si purga nelle sette cornici.


L'amore naturale che è in ogni creatura, infatti, è istintivo e non può errare, mentre l'amore d'elezione, nel quale intervengono la volontà e l'intelligenza, può errare in tre modi: nel desiderare il male di qualcuno (superbia, invidia, ira), per negligenza dell'amore del vero bene, cioè Dio (accidia), e nell'amare senza misura i beni del mondo (avarizia, gola, lussuria).