Personaggi citati
Teseo
Inf. IX, 54; Inf. XII,17(duca d'Atene); Pg. XXIV,123

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Figlio del re ateniese Egeo e di Etra, Teseo trascorse l'infanzia presso il nonno materno, rientrando ad Atene solo dopo aver superato una serie di terribili prove.
La sua più celebre impresa è la spedizione contro il Minotauro, cui gli Ateniesi dovevano pagare un tributo annuale di sette giovani e sette fanciulle.

Teseo si recò a Creta insieme alle vittime e riuscì ad uccidere il Minotauro con l'aiuto di Dedalo e di Arianna, che poi abbandonò a Nasso. In vista di Atene dimenticò di issare la vela bianca, segno convenuto della vittoria, causando la morte del padre Egeo che, credendo il figlio morto, si gettò nel mare, che da lui prese il nome.

In seguito partecipò alla spedizione degli Argonauti per la conquista del vello d'oro ed alla lotta contro i Centauri e contro le Amazzoni.
Secondo il racconto mitologico, Teseo scese nell'Averno con Piritoo per rapire Proserpina, regina degli inferi.
Piritoo fu divorato da Cerbero, mentre Teseo venne tenuto prigioniero finchè Ercole, disceso nell'Averno, lo liberò.