Personaggi citati
Eteocle e Polinice
Inf. XXVI, 53; (le crude armi) Pg. XXII,55

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I fratelli Eteocle e Polinice erano nati dal rapporto incestuoso fra Giocasta ed il figlio Edipo. La maledizione contro la stirpe tebana fece in modo che i due fossero sempre in acceso scontro fra loro per il dominio di Tebe.
Fu proprio Polinice, infatti, ad ispirare e capeggiare l'attacco degli eserciti dei sette re contro la città difesa da Eteocle e dallo zio Creonte.

I due fratelli, trovatisi di fronte nel combattimento, si uccisero l'un l'altro e l'odio perdurò anche dopo la morte: quando i corpi furono posti sul rogo per essere arsi, le fiamme si divisero.
L'episodio è narrato sia da Stazio (Theb.XII, 429 e ss.) che da Lucano (Phars. I, 549-552).