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Acan
Pg. XX, 109

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Acan, soldato dell'esercito di Giosuè, non sapendo frenare la sua insaziabile avidità, si impadronì di parte del bottino che gli Israeliti avevano raccolto nel saccheggio di Gerico e che il comandante Giosuè aveva consacrato a Dio.

"Giosuè disse al popolo: '... Guardatevi da ciò che è votato allo sterminio, perchè, mentre eseguite la distruzione, non prendiate qualche cosa di ciò che è votato allo sterminio e rendiate così votato allo sterminio l'accampamento di Israele e gli portiate disgrazia. ...Tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro sono cosa sacra per il Signore, devono entrare nel tesoro del Signore'. ... Gli Israeliti si resero colpevoli di violazione quanto allo sterminio: Acan ..., della tribù di Giuda, si impadronì di quanto era votato allo sterminio e allora la collera del Signore si accese contro gli Israeliti." (Giosuè 6, 16-19; 7, 1-26)

A seguito della sconfitta delle truppe israelite ad Ai, si scoprì che questa era la punizione per il furto sacrilego di Acan, che venne, così, lapidato nella valle di Achor.