Argomento del Canto III

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Nel Cielo della Luna Dante incontra gli spiriti che sulla terra non portarono a compimento i loro voti a causa dell'altrui violenza: le anime gli appaiono con i volti e i lineamenti tenui e indefiniti, tanto da sembrare come riflesse in un vetro trasparente.
Quindi il poeta si rivolge allo spirito che appare più disposto a parlargli: è Piccarda Donati, che rievoca la sua storia con toni di velata tristezza, ma senza ombra di personale rancore verso i suoi persecutori, che la costrinsero, come anche Costanza d'Altavilla, a infrangere i voti monacali.

Nel racconto di Piccarda il rimpianto per la serena vita del convento bruscamente interrotta, il giudizio di condanna sui suoi prevaricatori, il ricordo delle sofferenze interiori, si annullano ormai nella straordinaria condizione di beatitudine della pace celeste.