ANNA Pd.XXXII,133
Cielo X - Empireo, Candida Rosa, primo ordine di seggi

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Anna fu moglie di Gioacchino e, nella sua vecchiaia, madre di Maria.
Il suo nome è del tutto assente dai quattro Vangeli, ma è testimoniato dal protovangelo di Giacomo, che narra diffusamente l'infanzia di Maria.
Il culto di Anna, quale madre della Vergine, si diffuse nella Chiesa d'Oriente già nel corso del VI secolo, mentre le prime testimonianze in Occidente risalgono solo all'VIII secolo.

L'approvazione ufficiale del culto è, tuttavia, del 1378 quando Urbano VI con la bolla papale "Splendor" lo prescrisse all'Inghilterra, mentre la festa di precetto, fissata al 26 luglio, fu dichiarata da papa Gregorio XIII nel 1584.

Anna è rappresentata sovente nelle opere d'arte del periodo bizantino e romanico, nei momenti salienti della sua vita, quali l'incontro con Gioacchino, la nascita di Maria e la sua presentazione al tempio, quest'ultima affrescata da Giotto nel ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. In seguito fu raffigurata da Masaccio e poi da Leonardo da Vinci insieme alla Vergine ed al Bambino.