Personaggi citati
Mercurio
Pd. IV, 63

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Detto in greco Ermes, Mercurio era figlio di Giove e di Maia ed era nato sul monte Cillene in Arcadia, da cui era detto Cilleno.

Appena nato aveva rubato cinquanta giovenche alle mandrie di Apollo, che l'aveva perdonato per la sua abilità nel suonare la lira.


Giove ne fece il messaggero degli dei e gli affidò l'incarico di guidare i morti verso l'oltretomba. Erano sue caratteristiche la prudenza e la furbizia.
Era anche dio dei sogni e gli si facevano libagioni prima di andare a dormire. Inventò la lira, la siringa pastorale, le lettere. Era dio delle invenzioni e del commercio, degli inganni, dei ladri e delle strade e aveva ai piedi calzari alati.

Virgilio ne fa il capostipite degli Arcadi, il popolo di Evandro.