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Enrico VI di Svevia (secondo vento di Soave)
Pd. III, 119

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Figlio di Federico I Barbarossa (cit. Pg.) e della seconda moglie Beatrice di Borgogna, erede legittimo del titolo di imperatore del Sacro Romano Impero, che acquisì nel 1191, Enrico VI di Svevia (Soave) nacque nel 1165.

Nel 1185 sposò Costanza d'Altavilla, di quindici anni maggiore di lui, figlia di Ruggero II e zia del re di Sicilia, Guglielmo II il Buono e sua sola legittima erede col perdurare della sterilità della regina Giovanna.


Il 18 novembre 1189, alla morte di Guglielmo II il Buono, Enrico VI rivendicò a sè il trono di Sicilia, a causa dell'eredità della moglie Costanza, ma ottenne l'effettivo controllo del regno solo molti anni dopo, nel 1194, dopo aver piegato la resistenza dei nobili meridionali, capeggiati da Tancredi di Lecce, membro di un ramo cadetto della famiglia Altavilla.
Il giorno di Natale del 1194 Enrico VI fu incoronato nel duomo di Palermo re di Sicilia: la casa tedesca di Svevia si sostituiva dunque ai normanni Altavilla.
In Sicilia Enrico si comportò da tiranno, reprimendo nel sangue ogni tentativo di ribellione dei baroni locali.

Due anni dopo, 28 settembre 1197, ad appena trent'anni, Enrico VI morì a Messina per le conseguenze di una febbre contratta durante una battuta di caccia sull'Etna, lasciando il figlio Federico II, sotto la reggenza della moglie Costanza, che, tuttavia, gli sopravvisse solo un anno.