Personaggi citati
Arianna
Inf. XII, 21; ("figliuola di Minoi", Minosse) Pd. XIII, 14

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Arianna era figlia di Minosse, re di Creta, e di Pasifae, sorella, quindi del Minotauro. Dopo aver aiutato Teseo ad uccidere il Minotauro e ad uscire senza smarrirsi dal Labirinto, regalandogli un lungo filo da srotolare, fuggì con lui verso Atene, ma fu abbandonata a Nasso, dove secondo un mito, fu scelta come sposa da Dioniso (Ovidio, Metamorfosi, VIII, 172), o uccisa per vendetta da Artemide (Odissea, XI, 420), o si impiccò ad un albero per il dolore dell'abbandono.

Ovidio narra, inoltre, come Bacco tramutò nella costellazione della Corona la ghirlanda con cui Arianna adornava i capelli, mentre essa stava ormai per morire. Dante forse non attingeva per questo mito al testo originale o forse fece confusione fra la ghirlanda ed Arianna stessa: fatto è che attribuì la trasformazione in costellazione proprio alla fanciulla ("qual fece la figliuola di Minoi / allora che sentì di morte il gelo" Pd. XIII, 16-17).