SINONE Inf. XXX, 98
Cerchio 8 - Bolgia 10 - Falsatori di parola

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I Greci, per trovare soluzione al lungo ed infruttuoso assedio di Troia, su consiglio di Ulisse, finsero di partire e lasciarono sulla spiaggia un enorme cavallo di legno ed il soldato Sinone.
Egli si fece, così, catturare dai pastori troiani per introdursi a Troia. Qui narrò a Priamo una storia del tutto inventata, secondo la quale egli sarebbe stato scelto dai compagni, su particolare consiglio di Ulisse, che gli era nemico, per essere sacrificato agli dei marini e favorire così il viaggio di ritorno dei Greci.

Quando già era sull'ara sacrificale, egli però sarebbe riuscito a fuggire per vendicarsi svelando ai Troiani il segreto del cavallo di legno abbandonato sulla spiaggia: se i Troiani lo avessero introdotto nella città l'avrebbero resa inespugnabile.
I Troiani credettero all'inganno di Sinone e trasportarono il cavallo sulla rocca di Troia, ma, durante la notte, quando i Troiani erano storditi dal sonno e dai festeggiamenti per la presunta fuga dei Greci, Sinone aprì lo sportello sul ventre del cavallo e ne fece uscire i migliori soldati greci, che presero facilmente la città.