PLATONE Inf. IV,134
cit. (Plato) Pg. III, 43; Pd. IV, 24
Cerchio 1-Limbo, Spiriti Magni

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(Atene 427-347 a.C.) Filosofo greco, Platone, proveniente da famiglia aristocratica, fu allievo e poi amico di Socrate.
Nel 387 fondò ad Atene l'Accademia, scuola filosofico-religiosa per il culto delle Muse, e le sue opere in larga misura tramandano ed ampliano il pensiero socratico.

E' dall'insegnamento di Socrate che Platone eredita il senso dell'importanza della conoscenza per la vita dell'uomo, polemizzando con i sofisti, che centrano la loro attenzione sulla retorica, che produce persuasione ma non conoscenza. Platone ritiene che la virtù vada identificata con il possesso della scienza.

Socrate e Platone fondarono secondo Dante, sulla scorta di Cicerone, la filosofia morale (Convivio IV vi 13-16). Dante conobbe il pensiero di Platone dalla tradizione latino-cristiana: Cicerone, S. Agostino (Pd.), Isidoro da Siviglia (Pd.).