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Fra Dolcino
Inf. XXVIII, 55

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Dolcino Tornielli, originario forse di Novara, aderì alla setta degli Apostolici, uno dei più rilevanti movimenti pauperistici che fiorirono fra la fine del '200 ed il '300.
Gli Apostolici predicavano la carità e la comunanza dei beni e delle donne.
Dopo l'arresto e la condanna per eresia di Gherardo Segarelli, fondatore della setta, Dolcino si pose a capo degli Apostolici, predicando attivamente e con successo nell'Italia settentrionale.

Il movimento scatenato contro di lui da papa Clemente V assunse le proporzioni di una vera crociata: dopo anni di resistenza, anche armata, di fughe e di rifugi nascosti, Dolcino fu catturato nel 1307 sulle montagne intorno a Biella, prostrato dal freddo e dalla fame. Processato per eresia, fu condannato al rogo, pena cui erano destinati gli eretici.

La sostanza della predicazione di Dolcino viene individuata più nella sua forza scismatica, di divisione dei cristiani, che nella sua valenza eretica: Dante sfrutta, ancora una volta, l'espediente della profezia, per prendere posizione su una scottante vicenda contemporanea.