Personaggi citati
Guido del Cassero ed Angiolello da Carignano
Inf. XXVIII, 76-77

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I due "miglior", i più notabili cittadini di Fano, sono da identificarsi con Guido del Cassero ed Angiolello da Carignano.
L'episodio di sangue, cui Dante fa riferimento e su cui prende posizione con l'espediente della profezia, è completamente sconosciuto ai cronisti dell'epoca, anche se i particolari precisi e circostanziati fanno escludere un'invenzione dantesca.

Guido ed Angiolello, assassinati a tradimento su istigazione di Malatestino da Verrucchio, signore di Rimini, furono gettati in mare legati mani e piedi con una pietra per zavorra ("mazzerati" secondo l'interpretazione degli antichi commentatori) presso la città di Cattolica, sul litorale adriatico romagnolo.