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Abele
Inf. IV, 56

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Abele, nome tratto dal vocabolo sumerico che indica la realtà di "figlio", è il biblico secondogenito di Adamo ed Eva. Egli era un pastore e fu ucciso per gelosia dal fratello Caino, che si dedicava all'agricoltura.
Questa drammatica vicenda è narrata nel cap. 4 della Genesi.

Abele, assunto a simbolo del sacrificio dell'innocente, è considerato, dagli esegeti biblici prefigurazione di Cristo, vittima innocente per eccellenza.

In Inf. IV, 56, Virgilio spiega come l'anima di Abele sia stata liberata dal Limbo dal passaggio di Cristo nel tempo intercorso fra la morte e la resurrezione.