Battaglia di Cortenuova

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Per contrastare il progetto di Federico II di stringere i territori italiani e tedeschi in un unico e più forte dominio imperiale, i comuni italiani dell'area lombarda si riunirono in una Lega. che ottenne l'appoggio di papa Gregorio IX.
La Lega, tuttavia, fu presto indebolita sia dall'accordo di S. Germano, in cui il papa aveva revocato la scomunica a Federico, sia dalla defezione di Ezzelino III da Romano, signore della Marca Trevigiana, noto per i suoi crimini efferati.

I comuni avevano cercato di approfittare della ribellione, in Germania, del figlio di Federico II, ma la ribellione fu domata ed Enrico venne deposto.
Il confronto diretto fra Federico ed i Comuni ebbe inizio quando l'esercito imperiale si portò a Verona, nel 1236.
Vicenza fu saccheggiata, mentre Ferrara, Padova, Treviso e Bassano passarono a Federico.
Il 27 novembre 1237 si combattè la battaglia decisiva a Cortenuova, presso Bergamo. L'esercito della Lega fu sconfitto e subì ingenti perdite, mentre l'esercito imperiale riusciva ad entrare in Milano, impadronendosi anche del Carroccio.