Tornare alla normalità? Studiamo l’italiano
Al via “Pagine di lingua” con Luca Serianni
il 25 giugno su ladante.it
Gli studenti italiani affrontano con la maturità 2020 una sessione che resterà nella memoria collettiva. Organizzati a ridosso della grande emergenza Covid-19, gli esami concludono infatti anche la prima grande esperienza di didattica a distanza. Un’opportunità cui forse non eravamo pronti, considerando i troppi studenti, e alcuni insegnanti, privi di connessione e di strumenti informatici adeguati. Molti hanno dovuto fronteggiare anche l’urgenza di trasferire “non in presenza” metodi e modelli dell’insegnamento tradizionale.
La Dante, da sempre attenta ai fenomeni della lingua e della cultura anche nelle loro ricadute sociali, durante il lockdown ha spostato online le sue consuete attività: le lezioni di centri e scuole della sua rete mondiale, la promozione dei progetti pensati per la didattica come #LePilloledellaDante e le presentazioni dei libri, inaugurando una nuova rassegna digitale, anche per assicurare una diffusione solidale della cultura, soprattutto tra chi, come i giovani, ha necessità di acquisire competenze trasversali.
“Pagine di storia”, nata da un’idea del Presidente Andrea Riccardi, propone autopresentazioni di storia, attualità, arte, narrativa e 14 “confronti” con autori e autrici provvisti di un’altra madrelingua che però scelgono di scrivere in italiano.
Dal 25 giugno, la rassegna si arricchirà di un nuovo e importante capitolo dedicato alla lingua italiana. Online, dalle ore 17, Luca Serianni aprirà le nuove “Pagine di lingua italiana” con l’autopresentazione di Il sentimento della lingua. Il libro, scritto con Giuseppe Antonelli e pubblicato dal Mulino, ripercorre le linee di ricerca del grande linguista: la norma e l’uso della lingua, l’insegnamento scolastico e universitario, l’italiano della poesia e del melodramma. Una riflessione è riservata al ruolo del docente d’italiano: “punto di riferimento di una cultura che fa perno sulla lingua e sulla letteratura nazionale, ma che va oltre la norma grammaticale”.
Ispirandosi a questa molteplicità di punti di vista e con uno spirito neoumanistico, “Pagine di lingua” (calendario qui) parla della lingua come uno strumento fatto di grammatica e storia, con un fine pratico (comunicare con i propri simili) ma anche fondamentali risvolti creativi, capace di disegnare i confini e di contribuire a cambiarli, in una dialettica centro-periferia basata sul diritto all’educazione e alla conoscenza.
Dopo l’autopresentazione di Luca Serianni, in programma Roberto Dolci e “Il giornalino” di Prezzolini. La lingua italiana tra promozione e propaganda nella New York degli anni Trenta e Quaranta (Franco Cesati ed.), Marco Mezzadri con Studiare in italiano all’università. Prospettive e strumenti (Bonacci) e Luisa Carrada con Paroline&Paroloni, Attingere a piene mani al tesoro del vocabolario (Zanichelli).
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