Orlando furiosouscì nella sua prima edizione il 22 aprile 1516. Il suo alto valore linguistico lo colloca tra le grandi opere della letteratura italiana. Secondo le parole del Prof. Alberto Casadei (docente ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Pisa), è un'opera 'interattiva', che invita il lettore a un'azione diretta.
La grande varietà del poema risponde alla logica della mostra Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi, che resterà aperta a Palazzo dei Diamanti (Ferrara) tra il 24 settembre 2017 e l'8 gennaio 2017, illustrata di seguito con le parole di uno dei curatori, Guido Beltramini.I soci della 'Dante' potranno visitare l'esposizione a condizioni agevolate, grazie a un accordo con la Fondazione Ferrara Arte, che ha organizzato l'esposizione con il Mibact.
Secondo un'ulteriore Convenzione con il Comune di Ferrara, su Twitter @la_dante, dal 3 ottobre 2016 sarà inoltre proposto il progetto #furioso16tw, con la supervisione scientifica del Prof. Casadei, membro del Comitato Scientifico della Società Dante Alighieri.