La “Waste Land” di T. S. Eliot è dedicata: "A Ezra Pound, il miglior fabbro" ("For Ezra Pound: il miglior fabbro"). Inserita nell'edizione del 1925 della "Terra desolata", la frase richiama il verso 117 del XXVI canto del Purgatorio dantesco. “Il miglior fabbro del parlare materno” (cioè della lingua volgare) è, per Dante, il trovatore Arnaut Daniel.
Eliot e Dante
Così ci viene presentato, in Dante, dalla figura di Guido Guinizzelli:
« O frate - disse -, questi ch'io ti cerno
col dito - e additò un spirto innanzi -
fu miglior fabbro del parlar materno. »