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Teti
Pg. XXII, 113

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Teti, una delle cinquanta figlie di Nereo, le ninfe del mare, era la moglie del mortale Peleo e madre dell'eroe Achille.
Per rendere invulnerabile il suo bambino, appena nato lo aveva immerso nello Stige, ma, temendo che potesse annegare, lo aveva trattenuto per un piede.
In tutto il corpo di Achille, così, restava un solo punto debole: il tallone.

Per evitare che il figlio partecipasse alla guerra di Troia, in cui un oracolo aveva predetto che avrebbe trovato la morte, Teti lo nascose alla corte di Licomede, re di Sciro, dove Achille si innamorò di Deidamia, la figlia del re. Dalla loro unione nacque Neottolemo.
Ulisse e Diomede, tuttavia, ricevettero dai re greci, che si apprestavano a partire alla volta di Troia, l'incarico di ritrovare Achille, poichè un oracolo aveva predetto che senza di lui non avrebbero ottenuto la vittoria. In breve i due lo scoprirono travestito da donna tra le ancelle di Deidamia, e lo smascherarono perchè, dovendo scegliere tra i vari doni, Achille invece del fuso aveva scelto la lancia.
L'eroe fu costretto, così, ad abbandonare Deidamia per seguirli alla guerra di Troia.