Pier della Vigna

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Nato a Capua, intorno al 1190, da una famiglia di origini modeste, Piero studiò legge all'Università di Bologna e, nel 1221, entrò come notaio alla corte imperiale di Federico II. Pian piano si fece strada nel mondo della corte, raggiungendo l'apice della carriera nel 1246, quando fu nominato protonotaro e divenne il consigliere più ascoltato ed il ministro più potente di Federico II.
Da allora l'invidia dei cortigiani fece di tutto per screditarlo agli occhi dell'imperatore, e nel 1249 vi riuscì, coinvolgendo l'incorruttibile uomo politico in un complotto. Piero fu arrestato a Cremona e, trasferito a S.Miniato al Tedesco, venne accecato.
Poco dopo, in carcere, si tolse la vita.

Oltre che insigne statista e uomo di provata virtù, Pier della Vigna fu anche un raffinato letterato della Scuola poetica siciliana fiorita alla corte di Federico II e diretto precursore dello Stilnovismo toscano.

vedi:
PIER della VIGNA Inf. XIII, 22-78
Cerchio 7 - girone 2 - Suicidi